Il dono. Educazione al piacere (Youfeel) by R. Otic P. Leasure

Il dono. Educazione al piacere (Youfeel) by R. Otic P. Leasure

autore:R. Otic, P. Leasure [P., Leasure & R., Otic]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788858688588
Google: eRsyDgAAQBAJ
editore: Rizzoli
pubblicato: 2017-02-23T23:00:00+00:00


CAPITOLO TREDICI

È la luce del mattino a svegliarmi, poco prima dell’alba. Dormo rannicchiata sul bordo destro del letto, come faccio sempre, ma c’è qualcosa di nuovo. Il suono del suo respiro, alle mie spalle. Inspira senza far rumore, ma espira con il naso e io posso sentirlo. Posso sentirlo dormire.

Vorrei essere rimasta sveglia. Mi sento ancora languida e in pace, ma so che presto dovrò lasciarlo, tornare a casa. Vorrei che il sole non sorgesse, che questo giorno non cominciasse mai.

Lo amo con tutta me stessa, ma non posso dirglielo. So come mi risponderebbe, se glielo confessassi: «È solo sesso, Eve. Stai confondendo l’appagamento con l’amore».

Fa male, fa tanto male anche così, anche solo immaginarlo. Resto immobile, perché lui non si svegli, perché non mi dica di andarmene. A occhi chiusi, per non vedere l’alba.

Per questo, sebbene si muova leggero e senza far rumore, lo sento avvicinarsi. Non mi tocca, non nel modo in cui credevo. Mi accarezza la testa e sospira. Si sposta… e solleva il lenzuolo, per appoggiarlo su di me e coprirmi, stringendomi appena la spalla da sopra la stoffa, sospirando ancora. Poi si alza e gira intorno al letto, per andare in bagno.

Io… sento il naso pizzicare, gli occhi che si inumidiscono. Alleggerisco il respiro, nel timore che mi sfugga un singhiozzo, ma non posso trattenermi oltre. Le labbra cominciano a tremarmi irresistibilmente. Arrivano le lacrime, grosse e calde, a bagnare il cuscino. Ripenso a tutta la mia vita, e mi sembra che nessuno abbia mai fatto niente di così bello, per me, prima. Sento Donnie andare in bagno, lavarsi i denti, farsi la doccia. Resto lì ad ascoltarlo, raggomitolata nel tepore del lenzuolo, protetta dall’aria fredda del mattino, chiedendomi perché l’abbia fatto. Perché si sia preso cura di me in questo modo.

Quando rientra, tengo gli occhi chiusi, fingo di dormire ancora.

Lui si infila sotto al lenzuolo e mi si stringe contro.

È già… pronto.

«Buongiorno, Eve» sussurra scostandomi i capelli dal viso, per baciarmi un orecchio.

La sua mano scende, si insinua sotto al mio braccio e mi afferra un seno. Lo palpa muovendolo, come per saggiarne la consistenza, poi scende ancora. Istintivamente tiro in dentro la pancia.

«Smettila. O vado a cercarmi una statua.»

«Va bene» dico ridendo e tirando su con il naso.

Lui mi afferra in vita e si sistema ancor più contro di me. Mi bacia ancora l’orecchio, la gola.

«Mi dispiace di non essere riuscito a restare sveglio, ma è stato bello risvegliarsi con te accanto. Fra un po’ sarà anche molto comodo. Hai fame?»

Annuisco.

«Vado a prepararti la colazione. Tu intanto fatti la doccia, così ottimizziamo i tempi.»

«Perché non mi hai chiamata?» chiedo sollevandomi su un gomito.

Lui è già sulla soglia della porta, si sta avvolgendo i fianchi in un asciugamano, dandomi le spalle. «L’acqua rende le cose un po’ più difficili. Non volevo rischiare di farti male. E poi ho altro in mente, prima che tu torni a casa.»

Mi alzo e vado in bagno. Uso il suo spazzolino, senza nemmeno pensarci. Lotto un po’ con la



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.